Toscana ... la nostra terra

Storia

La storia della Toscana parte fin dal 1000 a.C. con la civiltà Etrusca. Volterra, Vetulonia sono note per le rovine archeologiche. Dopo il passaggio all'egemonia romana, a cui portarono sviluppo e civiltà nel IV e III secolo, la Toscana fu in mano longobarda (VI secolo d.C.).

Viene istituito il Ducato della Tuscia, con capitale Lucca, che durerà fino all'arrivo dei Franchi: la Toscana è, così, prima, contea, poi, marca (IX secolo) ed, infine, marchesato, sotto la potente famiglia degli Attoni.

Nel XI secolo nelle maggiori città della Tuscia si formarono i liberi comuni. Alla morte di Matilde di Canossa, duchessa di Toscana, la regione passa alla Chiesa. L'Imperatore del Sacro Romano Impero, contestando il testamento, dà avvio allo scontro fra Guelfi e Ghibellini che tanto influenzerà la vita politica dell'Italia in quegli anni; i papi ebbero così la Tuscia meridionale (l'attuale provincia di Viterbo) ed il resto venne ripartito fra le potenti città di Pisa, Firenze, Arezzo, Siena, Lucca e Pistoia.

Pisa è la città più potente, importante repubblica marinara. Venne sconfitta nel 1284 dai genovesi e passò quindi il vantaggio a Firenze, che accrescerà sempre di più il suo potere regionale sotto la brillante direzione della famiglia de' Medici.

Nel XIII secolo, come in tutti i più importanti centri del commercio italiano, in Toscana nasce e si sviluppa la Banca.... un’invenzione italiana ... e toscana!

Nel 1407 erano rimaste indipendenti solo le repubbliche di Firenze, Lucca e Siena; quest'ultima capitola nel 1555. Nel 1569 Cosimo ottiene il titolo di Granduca.

Fra il 1400 ed il 1500 la corte dei Medici, la Signoria, è al centro della cultura umanistica e ospita le personalità di spicco del Rinascimento per la pittura e la scultura. Ghirlandaio, Cellini, Vasari e soprattutto Leonardo, Michelangelo e Raffaello arricchiscono Firenze dei loro lavori.

I Medici resteranno al potere fino al 1737, quando alla morte di Gian Gastone de' Medici segue l'avvento dei Lorena (di origine francese). Unica eccezione alla Toscana unificata in Granducato è Lucca che resterà repubblica indipendente fino al 1799.

Il Granducato, sotto i Lorena, dopo un precedente periodo di stagnazione seguito ai fasti economici del Rinascimento, vive un nuovo periodo fortunato all'insegna del dispotismo illuminato. I Lorena daranno nuovo impulso alla regione attraverso una seria politica di riforme commerciali, sociali ed amministrative. Il Granducato di Toscana abolisce, prima stato nella storia, la pena di morte nel 1786; Firenze è un importante centro dell'illuminismo italiano.

Con la venuta di Napoleone la Toscana vive un momento di crisi e sovvertimenti politici: diviene Regno d'Etruria, poi è affidata ai Borbone di Parma, prima, e alla sorella di Napoleone Elisa, dopo, fino alla restaurazione che vede la regione passare nelle mani di Ferdinando III d'Asburgo.

Il linguaggio colto toscano diventa la lingua italiana. All'inizio del 1800 il lombardo Alessandro Manzoni per i suoi 'Promessi sposi' sceglie di 'sciacquare i panni in Arno' adottando il parlato fiorentino per la sua opera. Già dalla fine del 1500 la bellezza della lingua toscana, esaltata dalle opere di Dante, Boccaccio e Petrarca, diventa oggetto di conservazione e divulgazione ad opera dell'Accademia della crusca che nel 1612 stampò e pubblicò il primo vocabolario italiano.

La Toscana, sede dell'importante circolo letterario del gabinetto Vieusseux, è infiammata dai moti risorgimentali nel 1848 che mettono in fuga il Granduca Leopoldo II. Il Lorena tornerà poco dopo, ma il nuovo progetto risorgimentale volto all'unificazione per mano di casa Savoia, porterà nuove insurrezioni e ad un governo provvisorio che farà votare a mezzo plebiscito l'annessione al Piemonte nel 1860.

Tra il 1860 e 1865 Firenze è la capitale d'Italia.

La Toscana è stato tragico teatro della lotta di Liberazione (martiri di Campo di Marte); qui si sono registrati alcuni fra i più crudeli e barbari eccidi da parte nazista in Italia, con il massacro di interi villaggi, di donne e bambini (S. Anna di Stazzema).

A partire dal secondo dopoguerra si assiste ad un forte sviluppo agricolo, industriale, commerciale e dei servizi.

Le province... tutte belle e caratteristiche... da visitare :

Firenze - capoluogo. Culla di arte e cultura. In provincia Vinci, città natale di Leonardo e nei dintorni la campagna del Mugello.

Arezzo - Città turistica, ospita la bella vallata del Casentino con il castello di Poppi.

Grosseto - L'aspetto più selvaggio della Toscana, con la campagna dei butteri maremmani. Continua la splendida costa tirrenica e comprende l'isola del Giglio.

Livorno - Importante porto e sede della accademia navale. Bel mare in tutta la provincia, compresa isola d'Elba che ha ospitato Napoleone durante il primo esilio.

Lucca - Belle le mura ed il centro storico. Importante centro turistico sulla costa della Versilia.

Massa Carrara - Lo splendido marmo conosciuto in tutto il mondo viene dalle sue alpi Apuane.

Pisa - Città universitaria, sede della scuola 'Normale' e centro di ricerca medica. Ospita la Torre pendente famosa in tutto il mondo. Nella provincia e nel Valdarno centri industriali della concia del pellame. Annovera Volterra, ricco di storia nella sua provincia.

Pistoia - Importante centro turistico montano. Città industriale per costruzione di treni.

Prato - Città commerciale in primo luogo per il tessile. Sviluppato centro di etnia cinese.

Siena - Piazza del Campo ospita il famoso Palio. La città è incentrata sull'attività bancaria. Sulle belle colline i vigneti del Chianti.